giovedì 3 aprile 2008

L'uomo del fiume

Andando a fare un pieno di gas alla stazione del metano di Fornovo di Taro (PR) potreste facilmente imbattervi in un esposizione temporanea di fotografie di svariati animali selvatici locali.
Qualche volta può capitare di incontrarne l'autore, Flavio Carpi, un pensionato che abita in quel paese e da annie e anni ha un hobby particolare.
L'ho conosciuto qualche mese fa, quando aspettando che il serbatoio della mia auto si riempisse, mi sono messo a osservare i suoi ritratti, quasi sovrapensiero. L'autore, mi ha rivolto la parola per primo e mi ha mostrato con orgoglio una serie di immagini di volpi, pettirossi, aironi, nutrie, pesci di fiume che lui stesso aveva fotografato.
"L'ha viso spesso il martin pescatore?"
"Marietto? Quasi tutti i giorni!" mi ha risposto.
Sì, perché ad ognuno ha dato un nome: Luigi la lepre, Fulvio la volpe, Gigio la nutria, Sandrino lo scoiattolo scoreggione "come quello della pubblicità delle cicche", mi ha spiegato.
I nomi esatti - lo ammetto - non li ricordo, ma erano simili a quelli che ho scritto. Flavio, però non solo si ricorda tutti i nomi, ma riconosce bene ogni bestia. Sì perché la cosa stupefaciente non è la sia collezione di fotografie naturalistiche, scatate in quattordici anni (o più?) di levate prima dell'alba per scendere nel vicino parco regionale del fiume Taro - "Io non fumo, bevo e non vado al bar, ma ho questa passione; mia moglie lo sa, lo accetta e andiamo d'accordo" - la cosa più singolare, dicevo, è che queste bestie le ha praticamente addomesticate.
Si vedono foto in cui una carpa fa uscire la testa dall'acqua e prende in bocca un pezzo di focaccia ("Ho passato sette mesi a picchiettare con il dito su questo sasso vicino alla corrente, prima di guadagnarmi la sua fiducia"). E poi lui con una volpe, in mezzo alle nutrie , una di quelle che preferisce ritrae una lepre che sembra fargli un gesto con le zampe, invitandolo quasi a fare silenzio.
Flavio Carpi visita anche le scuole elementari per raccontare ai bambini un mondo che in tanti hanno dimenticato e un rapporto con la natura che la maggior parte delle persone non riterrebbero possibile. Lo chiamano l'uomo del fiume, come un personggio di leggendario o d'altri tempi.

2 commenti:

Arthur ha detto...

Personaggio forte, sei fortunato ad averlo conosciuto.

paolo ha detto...

Bentornato.