lunedì 11 febbraio 2008

Non si può mai dire

Partecipo - quando posso - alla preghiera di Taizé, piccolo segno di speranza, fiducia e apertura verso le altre confessioni cristiane e, in generale, nei confronti dell'umanità.
Sono stato due volte ai concili di Capodanno che si svolgono sempre in diverse capitali europee e dove prendono parte, talvolta, fino a 40.000 giovani da tutta Europa; nel paese stesso di Taizé, insieme ad altri 5.000; e alla preghiera che si tiene una volta ogni due settimane nella mia città, dove ultimamente ci incontravamo in 4 o 5.
Sabato scorso è venuta anche mia sorella e in macchina le spiegavo queste cose. Quando arrivati in chiesa abbiamo visto una disposizione in semicircolo di circa 12 sedie, abbiamo pensato entrambi: "Chi ha preparato da sedersi è stato ottimista".
Invece alla fine abbiamo dovuto aggiungerne altre e qualcuno si è seduto in doppia fila.
Quel sabato, inaspettatamente eravamo più di 15. Chi ha preparato da sedersi è stato pessimista.
Non si può mai dire.

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