venerdì 29 febbraio 2008
Tutti figli di Cristina
Questo pomeriggio mi sono imbattuta in una mezz'ora di televisione. Per fortuna, su italia 1 c'erano i cartoni animati. Ma non erano i soliti cartoni animati...oggi pomeriggio c'era OCCHI DI GATTO!Sono tornati in televisione i cartoni animati con la "C" maiuscola. Quelli che hanno dei veri e propri personaggi, quelli che raccontano storie e danno sempre un po' di morale. Nel palinsesto televisivo del mattino stanno trasmettendo - con mia grande gioia- Heidi. Confesso che più volte, guardandolo, mi sono commossa.
Tra i miei cartoni preferiti che guardavo da piccola, c'erano:
1.Sicuramente, OCCHI DI GATTO. Ricordo che all'asilo ci giocavo sempre insieme alle mia amiche.Io facevo Shela, quella più carina.E mi ricordo anche che facevo sempre il capo.Mi sarebbe piaciuto conoscermi.Chissà che bambina ero.
2.Nella mia mente torna spesso la sigla di JEM e le HOLOGRAMS. Anche questo un cartone veramente trandy.Avevano tutte dei colori di capelli fantastici...
3.Cartone di cui non ho mai più sentito parlare è SIAMO QUELLI DI BEVERLY HILLS.Non ricordo niente della trama ma la cosa che più mi è rimasta impressa nella memoria è la macchina con piscina della sigla...
4.Altro cartone di cui non ricordo nulla ma la sigla era veramente fichissima era FIOCCHI DI COTONE PER JEANIE.Musicalmente era coinvolgente e poi...come non si può non amare un cartone che nella sigla ha le parole libertà, democrazia, ipocrisia, pace, armonia, dignità, fraternità?!
5.Poi ci sono tutti quei cartoni tristissimi: CANDY CANDY, GEORGIE, MILLY.Tristi ma sicuramente belli.
6.Un altro cartone era LADY LOVELY. Non credo fosse un granchè di cartone ma ricordo che il mio zaino di prima elementare era suo...l'avevo comprato con mia mamma e mia sorella. Al ritorno, quando l'avevo mostrato a mio papà, ricordo che mi aveva presa in giro, dicendo che era quasi grande come me e che probabilmente ci sarei potuta stare dentro.E' un bel ricordo.
7.PICCOLA FLO. L'idea di poter vivere su di un'isola deserta in quel modo mi entusiasmava. Soprattutto con un papà e una mamma così in gamba da far sembrare comoda un'isola deserta.
8.PAPA' GAMBALUNGA.E questo non ha bisogno di commenti...
Ciò che accomuna tutti questi cartoni era la sigla, cantata dalla vera diva degli anni '80...Cristina d'Avena.
Ormai 44enne, chissà cosa penserà Cristina dei cartoni animati di oggi.
Vorrei proprio chiederglielo.
E ringraziarla per aver fatto da colonna sonora alla mia infanzia.
P.S. Consiglio di guardare il video di Cristina d'Avena quando, nel 1968, cantava il Valzer del moscerino...bei tempi quelli...
elena
lunedì 25 febbraio 2008
Il mondo è più piccolo di quello che pensi - parte due -
Quest'estate insieme alla mia amica elena, ho fatto un tour dell'Andalusia.
In un locale di Tarifa abbiamo conosciuto tre ragazzi italiani: Antonio, Francesco e Martino.
Con loro abbiamo scambiato qualche parola ma niente di più. Poco dopo ci siamo salutati e augurati buona vacanza.
La tappa successiva del nostro viaggio "donna avventura" era Cadice: tappa obbligata per restituire la macchina presa a noleggio. Da Cadice ci saremmo poi spostate in autobus a Siviglia.
Il 13 luglio 2007, dopo una colazione-bomba, io ed Elena visitiamo Piazza di Spagna e poi la Cattedrale.
Durante la discesa dalla Giralda -la torre campanaria della Cattedrale- sentiamo dirci "ciao!" ma senza farci troppo caso, proseguiamo.
Una volta uscite dalla torre, chi incontriamo? Martino!il ragazzo di Tarifa. Poco dopo scendono Antonio e Francesco che prima ci avevano salutato mentre scendevamo.
Com'è piccola la Spagna.
Con loro abbiamo trascorso una bella serata per le vie di Siviglia.
Alle 6.45 di quella stessa notte siamo ripartite per l'Italia.
Ci siamo scambiati i numeri di telefono e proprio ieri siamo stati a trovarli.
Basterebbe che mi fermassi qui per dimostrare, ancora una volta, che il mondo è veramente piccolo piccolo.Invece proseguo.
Eh già, perchè ieri, durante il pranzo abbiamo iniziato a guardare delle foto dell'ultimo dell'anno appena trascorso.
In mezzo a queste foto ho riconosciuto alcuni luoghi a me familiari...
I ragazzi conosciuti a Tarifa, ri-incontrati a Siviglia, avevano scelto come meta per trascorrere il loro ultimo dell'anno Lubiana, la stessa meta scelta da me e dalla mia amica Elena.
Un vero peccato non averli incontrati...
Questo aneddoto è la doppia dimostrazione che davvero il mondo è più piccolo di quanto non si pensi.
Al termine di questo post, voglio ringraziare le coincidenze.
Se non ci fossero state, io non avrei avuto modo di conoscere queste persone e probabilmente avrei qualche amico in meno.
...allora...Grazie Coincidenze!
elena
lunedì 18 febbraio 2008
Un bel respiro profondo
Cose belle delle giornate appena trascorse:
- il sole e il freddo,
-le gentilezze dei ragazzi,
-il guaranà,
-un braccialetto con i sonagli uguale a quello della mia amica,
-i coriandoli a forma di cuore,
-le strade sommerse da pezzettini di carta velina bianca che sembra neve,
-una scolaresca di bambini piccolissimi che attravesa la strada,
-un bacio dalla mamma,
-sognare il papà ed al risveglio avere la sensazione che non sia mai andato via.
Buona settimana a tutti.E buoni pensieri!
sabato 16 febbraio 2008
Una sana autostima
Oggi, sabato 16 febbraio ho trascorso il pomeriggio guardando l'intarmontabile "SUPERMAN".
Un vera pacchia.
Da giovane ragazza ormai 22enne, cresciuta con il mito del principe azzurro, ho fantasticato sull'uomo dei miei sogni. Ho stabilito che deve essere come superman.
Non pretendo che per salvarmi, voli intorno alla terra in senso contario al moto terrestre e faccia tornare indietro il tempo.
Mi basta che abbia le sue qualità: onesto, forte, intelligente, fedele, che creda nella libertà e nella giustizia.
Visionaria?Sognatrice?Forse.Ma sono troppo speciale per stare con uno fra tanti.
giovedì 14 febbraio 2008
Magari fosse davvero così.
Martedì sera sono stata a casa della mia amica Antonella per fare da baby sitter ai suoi piccoli nani: Matteo -6 anni- e Davide 3.
Stavamo guardando insieme i cartoni, quando arriva il momento di "Spartacus": un eroe vestito di blu che abita su di una navicella e corre in soccorso dei più deboli.
Inizia il cartone.
La scena si apre con "Roby rancido" -il cattivo- che seduto su di un trono progetta terrificanti vendette a scapito degli umani, umilmente servito da Spartacus che è prostrato ai suoi piedi.
Un pò insospettita dallo svolgersi dei fatti, chiedo a Matteo:
" Matteo, ma com'è possibile? Spartacus non era buono?"
Nel frattempo il cartone va avanti e si scopre che era tutto un sogno frutto della fantasia di Roby rancido.
Allora Matteo fa:"Ma nooo!!!Non vedi Elena? E' solo un sogno! Secondo te, mica può vincere Roby rancido!E' cattivo!"
Infatti.Il cattivo non può vincere.
Peccato che questa regola vale solo nei cartoni animati.
Stavamo guardando insieme i cartoni, quando arriva il momento di "Spartacus": un eroe vestito di blu che abita su di una navicella e corre in soccorso dei più deboli.
Inizia il cartone.
La scena si apre con "Roby rancido" -il cattivo- che seduto su di un trono progetta terrificanti vendette a scapito degli umani, umilmente servito da Spartacus che è prostrato ai suoi piedi.
Un pò insospettita dallo svolgersi dei fatti, chiedo a Matteo:
" Matteo, ma com'è possibile? Spartacus non era buono?"
Nel frattempo il cartone va avanti e si scopre che era tutto un sogno frutto della fantasia di Roby rancido.
Allora Matteo fa:"Ma nooo!!!Non vedi Elena? E' solo un sogno! Secondo te, mica può vincere Roby rancido!E' cattivo!"
Infatti.Il cattivo non può vincere.
Peccato che questa regola vale solo nei cartoni animati.
lunedì 11 febbraio 2008
Non si può mai dire
Partecipo - quando posso - alla preghiera di Taizé, piccolo segno di speranza, fiducia e apertura verso le altre confessioni cristiane e, in generale, nei confronti dell'umanità.
Sono stato due volte ai concili di Capodanno che si svolgono sempre in diverse capitali europee e dove prendono parte, talvolta, fino a 40.000 giovani da tutta Europa; nel paese stesso di Taizé, insieme ad altri 5.000; e alla preghiera che si tiene una volta ogni due settimane nella mia città, dove ultimamente ci incontravamo in 4 o 5.
Sabato scorso è venuta anche mia sorella e in macchina le spiegavo queste cose. Quando arrivati in chiesa abbiamo visto una disposizione in semicircolo di circa 12 sedie, abbiamo pensato entrambi: "Chi ha preparato da sedersi è stato ottimista".
Invece alla fine abbiamo dovuto aggiungerne altre e qualcuno si è seduto in doppia fila.
Quel sabato, inaspettatamente eravamo più di 15. Chi ha preparato da sedersi è stato pessimista.
Non si può mai dire.
mercoledì 6 febbraio 2008
Il mondo è più piccolo di quello che pensi
Sono stato a Londra per un "long week end", ma non ho alloggiato in un hotel, né in un ostello. Sono stato ospitato da due ragazzi che non avevo mai incontrato prima - lei di origini iraniane, lui indiane - trovati grazie a un sito web che mette in comunincazione viaggiatori disposti a darsi fiducia l'un l'altro e ospitartsi a vicenda. Non mi hanno chiesto nulla, ma sono stato ben lieto di offrire loro un sacchetto di tortelli dolci fatti in casa, un po' di chiacchiere (non i dolci di carnevale, ma quelle che si fanno a parole) e alla fine anche una cena, proprio per gratitudine alla loro ottima ospitalità. Ci siamo raccontati un po' delle nostre avventure, delle nostre abitudini, varie curiosità; a vederci da fuori poteva sembrare che ci conoscessimo tutti da una vita.
Nella stessa vacanza, passeggiavo una sera per una strada di Soho, volto l'angolo e vedo una ragazza davanti a un locale che distribuisce volantini pubblicitari. "Ma tu sei di Felegara!" le dico. Ed era proprio una ragazza del mio paese, che ha fatto la Prima Comunione con mia sorella. A Londra, 1400 km e la Francia nel mezzo, incontrata per caso una sera di Gennaio.
Questi due particolari legati alla stessa storia hanno confermato in me, ancora una volta, la convinzione che il mondo è più piccolo di quanto non si pensi e che tutte le distanze che ci sono poste dinanzi - siano fisiche, culturali o relazionali - non sono mai troppo grandi da non poter essere percorse dai nostri piedini.
Nella stessa vacanza, passeggiavo una sera per una strada di Soho, volto l'angolo e vedo una ragazza davanti a un locale che distribuisce volantini pubblicitari. "Ma tu sei di Felegara!" le dico. Ed era proprio una ragazza del mio paese, che ha fatto la Prima Comunione con mia sorella. A Londra, 1400 km e la Francia nel mezzo, incontrata per caso una sera di Gennaio.
Questi due particolari legati alla stessa storia hanno confermato in me, ancora una volta, la convinzione che il mondo è più piccolo di quanto non si pensi e che tutte le distanze che ci sono poste dinanzi - siano fisiche, culturali o relazionali - non sono mai troppo grandi da non poter essere percorse dai nostri piedini.
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