domenica 29 aprile 2012
Naturalità che non spaventa.
Sapendo che l'indomani la temperatura si abbasserà a dismisura e che porterà cappotti, cappelli e nuvole bianche appoggiate alle labbra, il contadino non deciderà di seminare i semi a cui tiene di più.
Deciderà di farlo, accetterà il rischio quando il tempo si mostrerà appena favorevole, pur sapendo che è la natura a vincere, sempre e comunque.
E' il gelo di domani assaporato nelle narici a spaventarlo, non il rincorrersi dei venti, dei forti acquazzoni e del sole cocente.
Che ci saranno, si, ma non si sa quando arriveranno.
Comunque ne sarà valsa la pena, perchè l'imprevedibilità può regalare raccolti inaspettati, generosi.
Nel profondo del cuore coltiva il desiderio di frutti abbondanti.
Ma il gelo di domani taglia già la faccia.
E i semi, fino a domani, saranno al sicuro, nel caldo del suo taschino.
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